Quarto fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere dei dati "strutturati"? sia essi siano di tipo A (Informazioni tetuali) oppure se essi siano di tipo N (di tipo numerico) a distanza e se sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici. Come faccio cioè effettivamente a "trasmettere" se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido del precedente?

Se trattiamo la famiglia dei dati numerici, posso costruire una griglia che mi individui dei numeri appartenenti ad una specificata riga e colonna.

Due sono le famiglie dei numeri:

1. Costanti (dati o informazioni)
2. Risultati.

Una casella può contenere solo dati (A1=1 o B1=35) oppure operazioni (C4= A1+B1).

Abbiamo costruito ai tempi di Leonardo un Modello Dinamico.

Il Modello è un insieme di relazioni fra variabili che descrivono una realtà, cambiando un dato cambio anche il risultato.

Nasce una nuova maniera di pensare:

What if® al variare delle costanti, io verifico Interattivamente il risultato.

Il Database è una griglia formata da:

Righe orizzontali® Record = rappresenta le entità;

Righe verticali® Field o campi = rappresentano le caratteristiche delle entità

L’incrocio delle righe orizzontali con le verticali rappresentano le qualità delle entità.

Posso interfacciare anche più dati per ottenere informazini approfondite e creare cosi una famiglia di Record.

Nella struttura di un database non è possibile aggiungere un field in un secondo momento, perché i dati della colonna rimaranno vuoti, mentre aggiungere un record è normalissimo.

E su questi principi che si basa la logica del GIS (Geographic Information System) per la gestione del territorio: esso permette di associare funzioni alfanumeriche (Dati) con funzioni grafiche (Immagini).

Esistono quattro tipi di modelli decisionali.

• MODELLO DECISIONALE OGGETTIVO inteso come apparato teorico e pratico che ci consente di prendere delle decisioni. E’ un modello di studio che parte da bisogni oggettivi, in cui vengono congelati dei dati di partenza, e trova delle soluzioni alternative oggettive ottimali dal punto di vista statistico. Un esempio è il manuale.
• MODELLO DECISIONALE PRESTAZIONALE è un’evoluzione di quello decisionale ed è di tipo narrativo. E’ caratterizzato da un numero maggiore di informazioni che vengono elaborate con sistemi matematici, con la possibilità di combinare in maniera differente i dati, in base ai requisiti prestazionali richiesti.
• MODELLO DECISIONALE STRUTTURALE (o meglio STRUTTURALISTA) basato su studi antropologici che creano strutture fisse di comportamento: parto da regole fisse, di primo livello, da cui derivano una serie di comportamenti. In particolare Habraken e Del Sar proponevano una "gerarchia delle scelte": alcune formavano le strutture fisse, altre le variazioni delle forme e dei comportamenti dentro quelle strutture fisse (Supports).
• MODELLO DECISIONALE DIAGRAMMATICO non prefigura un’idea finale, ma solo dei processi. E’ caratterizzato da una serie di elementi o accidenti che intervengono come variabili per modificare quel diagramma. Esso è un modello dinamico in continua evoluzione. In questo modo si generano architetture molto diverse tra loro, basate sull’interpretazione dei dati diagrammatici, che sono come un DNA generatore e regolatore di uno sviluppo, di cui non si possono conoscere a priori gli esiti. Questo fa entrare in gioco due cose:

· l’elettronica e i computer

· l’uso dinamico dei dati.

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